Sagra di San Fermo, l'associazione albiatese contro la decisione del sindaco: "Le salamelle le offriamo noi"

I referenti dell'associazione: "Non permetteremo che le nostre tradizioni vengano cancellate"

"Le salamelle ve le offriamo noi". È questa la risposta dell'associazione Territorio in rete in merito alla vicenda della Sagra di San Fermo di Albiate che, per decisione del sindaco Vanessa Gallo (eletta un anno fa con la lista civica di centrosinistra Uniti per Albiate), sarà rinnovata in salsa più green e più light. Con anche l'eliminazione della tradizionale "salaminata", ovvero l'offerta di salamelle gratis ai pensionati (con l'intento di salvaguardare le loro coronarie).

A fronte del cambio di passo del primo cittadino i referenti di Territorio in rete fanno infatti sapere che a offrire gratis le salamelle ai pensionati ci penseranno loro. In particolare Donatella Torraco, che ad Albiate con la socia Nadia Rambaldi gestisce l'Osteria Rambaldi di via IV Novembre: "Non siamo assolutamente d'accordo con quanto deciso dall'amministrazione - ha chiosato a tal proposito Torraco - La volontà della nostra (neonata) associazione è quella di conservare e valorizzare le nostre tradizioni e le nostre eccellenze perché crediamo fermamente che siano espressione della nostra cultura. Trippa e salamelle sono prodotti che identificano la nostra storia, elementi che ricordano le radici contadine del nostro territorio, da sempre presenti in una sagra che ha oltre 400 anni. Privare i cittadini di questi prodotti significare appiattire, se non addirittura cancellare la nostra identità. Per questo abbiamo scelto di mettere a disposizione il nostro ristorante e di offrire noi, gratis e a nome della nostra associazione, le salamelle ai pensionati".

La polemica

La polemica in merito alla Sagra di San Fermo, che da 416 anni è un appuntamento fisso nel calendario estivo delle sagre in Brianza, è scoppiata nei giorni scorsi quando l’amministrazione comunale ha annunciato di voler rivedere alcuni degli eventi tradizionali per l'edizione di quest'anno. Nello specifico cancellando i concorsi della “urtaja” e della “buseca”, sostituendo la fiera zootecnica con la fattoria didattica e mettendo da parte la sfilata dei trattori, e appunto  annullando la “salaminata” offerta ai pensionati. Una scelta quest'ultima fatta per salvaguardare le loro coronarie, abbracciando quei progetti di prevenzione promossi dall’Ats Brianza che aveva chiesto al comune di partecipare all’evento. 

Una novità che ha immediatamente fatto salire sulle barricate, in primis, il gruppo Amici di San Fermo che da sempre, in collaborazione con l’amministrazione comunale, organizzano la sagra. Poi il consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega), paladino delle tradizioni anche culinarie che ha gridato allo scandalo, e infine gli stessi pensionati di Albiate. Il cui malcontento è stato esibito anche di fronte alle telecamere di "Mattino 5". A loro supporto anche una naturopata alimentare esperta di prevenzione di cancro e di malattie neurodegenerative che nello studio di Canale 5 ha bocciato l’idea dell’amministrazione di sostituire la salamella ai pensionati con un dolce: "La salamella ha un profilo metabolico diverso rispetto al dolcetto che vorrebbero servire in sostituzione - ha spiegato - Il dolcetto fa impennare subito la glicemia: fa meno male la salamella”.

Donatella Torraco e Nadia Rambaldi

"Le nostre tradizioni non si toccano"

Di qui, l'intervento ultimo di Donatella Torraco e dell'associazione Territorio in rete: "Non ci piegheremo a questa insensata decisione,  per amore della nostra terra delle nostre tradizioni - conclude Torraco - I nostri pensionati non rimarranno delusi: ci penseremo noi a offrire loro le salamelle e non permetteremo che la Sagra di Fermo, così come l'abbiamo sempre vista, venga calpestata insieme alla nostra cultura". 

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Sagra di San Fermo, l'associazione albiatese contro la decisione del sindaco: "Le salamelle le offriamo noi"

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